Relazione introduttiva : C’era il timbro dell’artista in quel gran radiocronista che portava tra la gente con la voce assai splendente quelle imprese dei campioni che vincevano i tapponi. Un ciclismo da tregenda diventato poi leggenda che era corso tra i burroni con in spalla i copertoni fra le nevi e in mezzo ai sassi c’ eran magici ragazzi Magni, Bartali e Martini poi Bobet, Gaul e Nencini ma su tutti era bellissimo ammirare il Campionissimo. Poi il ciclismo da oratorio diventò un laboratorio con l’aiuto di stregoni ora i brocchi son campioni che non temono salite e le fan senza fatiche trionfando nei tapponi grazie a spray, pastiglie e ormoni. La coscienza popolare tutto questo vuol fermare f ar capire al “movimento” che ormai non c’è più tempo qui col doping non si vince e nessuno mi convince per scalare l’Abetone non ti serve il nandrolone ma la stoffa del campione! Per pulire tutto questo un rimedio trovo presto ovver sperare che dal passato solo un monito sia dato: ritornare con gli intenti ad un ciclismo d’altri tempi in cui non eran certo santi ma comunque più esaltanti e guarire certi mali grazie anche a un colpo d’ali dai risvegliati campione torna in strada vecchio Airone !
Giudizio Pittura e Scultura Il carro è molto bello sia per forma e disegno, che per colore. Il colore è ben pensato e denota una buona capacità nella sua utilizzazione. Bello il disegno delle ruote delle biciclette. Poteva essere meglio realizzato il personaggio finale di Fausto Coppi. Divertente l’insieme
Architettura e costruzione L’entrata non è delle migliori:fuori musica e fuori azione. Subito il carro si piazza in mezzo alla piazza, la occupa. Ma il carro è una delizia ancor prima dello spillo. Una utilitaria d’arte astratta con 2 motori di scorta che in ultimo si sfilano e diventano un gigantesco triciclo guidato da Coppi. Dal muso invece esce una cordata ciclistica pronta ad affrontare ogni pendio impervio (in salita e in sbieco).. Tutta la piazza è colpita dalle performance: Coppi in triciclo punta dritto sul palazzo del Comune mentre crocerossine con carrelli da supermarket portano i rifornimenti agli atleti. Con carrelli da supermarket (particolare assai brutto). Come non apprezzare tra i viveri da rifocillamento i cannoni per fare l’amore e non la guerra? Fra l’altro cannoni di ottima fattura geometrica: perfetti tronchi di cono. Le note malinconiche di “volare” col sogno che non tornerà più, ci dicono che un’era del ciclismo è davvero perduta. Buoni i meccanismi: una scatola meccanica che non si apre molto ma che lascia uscire molto.
Soggetto e Svolgimento Spettacolo popolare e allo stesso tempo colto nelle citazioni e nelle scelte scenografiche (Mirò, Adami, ecc.) che si traducono in un dinamico e coinvolgente svolgimento e messa in scena, allegra e piena di ottimismo che suscita desiderio di partecipazione e voglia di ritornare ai valori e allo spirito “delle cose buone d’altri tempi”. Ottima la colonna sonora (da De Zan alla voce di Coppi) ed efficace ed emozionante l’apparizione, come un Deus ex Machina, dell’eroe del ciclismo italiano di tutti i tempi.
Punteggio Pittura e Scultura : punti 29 Architettura e costruzione : punti 30 Soggetto e Svolgimento : punti 29 Totale Punti 88